Emissioni CO2: ecco perché é necessario maggiore impegno
In Italia, la battaglia per diminuire le emissioni inquinanti si intensifica, con l’obiettivo di evitare il rilascio di 125 tonnellate di inquinanti entro il 2030.
Nel 2022 si è registrata una diminuzione di solo l’1% delle emissioni di CO2 in Italia rispetto al 2019, limitando il totale delle riduzioni a soltanto il 30% dal 2005. Le aree che necessitano di maggiore impegno includono la mobilità sostenibile e l’efficienza energetica, settori che, insieme alla costruzione residenziale, commerciale e ai servizi pubblici, sono proiettati verso gli ambiziosi obiettivi del 2030. Al contrario, l’industria e la gestione dei rifiuti si avvicinano di più al raggiungimento delle loro mete.
Questi dati emergono dallo Zero Carbon Policy Agenda 2023, elaborato dall’Energy&Strategy del Politecnico di Milano, e presentato di recente a Milano in collaborazione con le aziende partner del progetto. La ricerca sottolinea la necessità di una trasformazione normativa decisiva che favorisca lo sviluppo coordinato di tutte le iniziative per la decarbonizzazione, proponendo una roadmap a lungo termine che includa obiettivi intermedi precisi, regole chiare per il monitoraggio delle emissioni, l’attuazione di riforme pendenti, la riduzione della burocrazia e adeguati strumenti di supporto.
Il Report identifica otto aree chiave di intervento, tra cui energie rinnovabili, infrastrutture di rete e mobilità sostenibile.
Nonostante le iniziative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedicate alla transizione ecologica e alla mobilità sostenibile, gli operatori del settore percepiscono gli investimenti come insufficienti e di medio impatto sulla decarbonizzazione. Inoltre, l’erogazione dei fondi previsti dal PNRR sta subendo ritardi, rallentando l’avanzamento in metà delle aree previste.
Il report si basa anche sul database ENV-TECH dell’OCSE che misura l’innovazione in tecnologie tramite i brevetti. L’analisi mostra che, sebbene ci sia stato un aumento dei brevetti per la decarbonizzazione nei principali paesi europei, l’Italia rimane indietro, registrando il 35% in meno di brevetti ambientali rispetto alla Spagna.
Affinché il cambiamento diventi reale e tangibile è importante differenziare l’innovazione, specialmente in quei settori chiave che possono realmente fungere da catalizzatori per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi fissati per il 2030. Aggregare tecnologie e conoscenze è una delle strade, la stessa che HEYSUN intende percorrere, ponendosi come il luogo in cui si incontrano i principali protagonisti della transizione energetica. Una vetrina in cui proporre e scoprire le principali e più innovative soluzioni dal mondo dell’energia sostenibile.