I cambiamenti climatici e il rischio di povertà nell’UE
Il cambiamento climatico è un problema più concreto di ciò che si possa immaginare, tanto da impattare sui redditi degli italiani e degli europei nei prossimi anni.
Pare infatti che, a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, sia previsto un aumento del rischio di povertà tra le popolazioni dell’Unione Europea. Lo ha rivelato un’analisi del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) per il Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC) che prevede che entro il 2050 l’onere economico sulle famiglie, in termini di spese per salute, alimentazione ed energia, subirà un significativo incremento. Di conseguenza – a fronte di queste nuove spese – anche i guadagni si ridurranno.
Dal rapporto del CMCC si evince un chiaro divario tra il nord e il sud dell’Europa, con le famiglie del sud impegnate in maggiori spese future in ambito sanitario, alimentare ed energetico. In particolare, si prevede che le spese aumenteranno specialmente in Grecia e Cipro, seguite da Spagna, Croazia, Italia e Portogallo.
In questo scenario vedremo aggravarsi il rischio di povertà per le famiglie a basso reddito che saranno quindi la fascia maggiormente colpita dai rischi economici connessi al cambiamento climatico.
Un problema sociale nel senso più ampio del termine se consideriamo l’inasprimento delle diseguaglianze di classe.
Questa ricerca è considerata pionieristica nell’esplorare come i cambiamenti climatici influenzino direttamente il benessere delle famiglie europee attraverso vari ambiti, come la spesa per beni essenziali sempre più difficili da coltivare, quella per la climatizzazione e il riscaldamento a fronte di temperature sempre più estreme e quella per le cure mediche connesse a una peggiore vivibilità.
Il team di ricerca ha utilizzato dati statistici di Eurostat e dati climatici da ERA5, un dataset del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus, abbinando analisi statistiche a proiezioni future per valutare i costi degli impatti climatici sulle famiglie europee entro il 2050.
In conclusione, la ricerca sottolinea la necessità di individuare politiche di mitigazione dell’emergenza climatica e di miglioramento del benessere principalmente nelle aree più colpite dai cambiamenti climatici e dai loro effetti negativi. Tra queste spicca l’incremento dei redditi da lavoro, il quale consentirebbe alle famiglie di sopportare maggiormente le spese.
In questo contesto, diventa fondamentale essere protagonisti attivi della transizione energetica. Ciò significa prendere parte a iniziative che non solo contribuiscano a un cambiamento concreto, ma che possano anche influenzare positivamente stili di vita ed economie. Non solo un obbligo etico verso le generazioni future, ma anche un’opportunità in grado di rafforzare i nostri sistemi produttivi e di migliorare la qualità della vita in tutta l’Unione Europea.
Il cambiamento inizia da qui, partecipa: https://www.heysun.it/esporre-a-heysun/